BERNARDINO TELESIO

Cosenza, 7 novembre 1509 – Cosenza, 2 ottobre 1588
Principale scopo del pensiero filosofico di Bernardino Telesio è quello di riedificare una teoria generale della filosofia della Natura di concezione aristotelica alla luce del nuovo spirito rinascimentale. La prima critica ad Artistotele è quella di voler spiegare la Natura partendo da princìpi astratti propri della ragione (come i concetti di sostanza, materia e forma) invece di partire da fatti concreti testimoniati dai sensi. Il filosofo attribuisce a cause metafisiche (come “il motore immobile”) la spiegazione dei fatti fisici, trascurando la ricerca nella Natura di princìpi capaci di rendere chiari vari fenomeni. Telesio studia la Natura “iuxta propria principia”, cioè la indaga secondo princìpi che appaiono ad una diretta osservazione empirica e che, presenti nella Natura stessa, sono in grado di farcene comprendere l’intima struttura e l’autonomo funzionamento. La cosmologia di Telesio prevede tre princìpi basilari che sottendono alla legge che regola l’Universo: il caldo e il freddo, visti come nature agenti incorporee, e la materia, che è la massa corporea cui essi si riferiscono. Il calore è un princìpio intrinseco di movimento. L’anima dei corpi organici è lo Spiritus che è sostanza corporea tenue, dotata di senso e di movimento. L’esistenza di Dio Creatore trova valida giustificazione trascendente nell’esistenza dell’essere creato nell’Universo, la cui ordinata struttura non può essere spiegata in base al semplice caso nonché nell’esistenza di un’anima superiore e immortale immessa da Dio in ciascun uomo.
Bibliografia: PERONE-FERRETTI-CIANCIO “STORIA DEL PENSIERO FILOSOFICO”
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