STOICISMO

Fondatore della scuola ateniese fu Zenone di Cizico (332 – 263 a.C.). Comprende tre parti: la Logica, la Fisica e l’Etica. Per Logica si intende la scienza formale del discorso (logos) e tratta del significato dei discorsi che devono essere concludenti, cioè formalmente corretti, e veri, cioè corrispondenti alla realtà. La sensazione è alla base della conoscenza, alla quale segue l’assenso, cioè il libero giudizio dell’intelletto che dice sì alla sensazione. Si deve dare l’assenso solo se la sensazione non è contraddetta in alcun modo, altrimenti occorre sospendere il giudizio ed esaminare l’esperienza fino a trovare l’evidenza che non è contraddetta da nulla. Nella Fisica gli stoici concepiscono l’universo come divino, retto da una provvidenza superiore e organizzato ad un fine ultimo. Anima dell’universo è il divino fuoco o pneuma, che guida ogni cosa dalla nascita alla morte. L’universo perisce e rinasce per infiniti cicli cosmici, nei quali ogni avvenimento si riproduce identico secondo una ferrea razionalità. L’anima dell’uomo è composta da fuoco e può pervenire ad un’immortalità relativa entro il ciclo cosmico alla fine del quale torna anch’essa al fuoco divino. L’Etica afferma che è saggezza il vivere secondo natura. Lo stoico deve seguire la ragione e il dovere, cioè compiere le azioni virtuose, ispirate a saggezza, temperanza e giustizia e deve astenersi dalle azioni ispirate dal vizio. Lo stoico evita ogni passione, opponendo ad essa l’apatia, al fine di conservare la sua libertà interiore. Gli stoici enunciano la teoria del diritto naturale, che governa tutti i popoli e per la quale l’uomo è cittadino del mondo. Secondo tale dottrina, tutti gli uomini sono per natura liberi ed uguali e la schiavitù è il prodotto della violenza e dell’ingiustizia.
Bibliografia: PERONE-FERRETTI-CIANCIO “STORIA DEL PENSIERO FILOSOFICO”