SANT'AGOSTINO

DUBBIO E VERITA’ Sant’Agostino critica lo scetticismo il quale nega ogni verità. Infatti per Agostino chi dubita è quanto meno certo di dubitare (dubito ergo sum). Inoltre già negare ogni verità implica un’affermazione cioè una prima verità. Se la logica ci presenta un’alternativa reale ad una constatazione possiamo dubitare se sia vera la prima o la seconda alternativa ma non possiamo dubitare che una delle due proposizioni deve essere necessariamente vera e l’altra falsa.
FEDE E RAGIONE Tra fede e ragione c’è una stretta correlazione e complementarietà. La condizione per ogni forma di comprensione è la fede (credo ut intelligam). Al tempo stesso la comprensione è il premio cui la fede mira. Inoltre la ragione prepara alla fede, rendendo credibili le verità che la fede propone (intelligo ut credam). Il primato spetta alla fede ma occorre operare razionalmente affinché la fede porti i suoi frutti. LA TRINITA’ Dio è l’essere, colui che è, ma la profondità dell’essere stesso, necessario, immutabile di Dio è insondabile. Tuttavia la fede permette di intravvedere la stessa natura divina. Per esempio il dogma della Trinità dato per rivelazione e creduto per fede può essere in parte penetrato dalla ragione attraverso un’analogia con l’anima umana. Infatti l’anima dell’uomo è una e triplice in quanto in essa, pur nell’unità che tutte le congiunge, vi sono tre facoltà: la memoria, che si fonda sull’identità per cui l’anima si riconosce sempre la medesima nel fluire del tempo; l’intelligenza, che implica la consapevolezza di sé che l’anima possiede; la volontà, che è l’amore con cui l’anima si ama.
IL TEMPO Secondo Sant’Agostino il tempo non esiste prima della creazione poiché Dio ha creato col tempo non nel tempo e la realtà di Dio è sovratemporale. Il tempo è solo un modo umano di conoscere le cose. Esso è un protendersi dell’anima dal presente (attenzione) nel passato (memoria) e nel futuro (attesa).
IL MALE L’esistenza del male non è incompatibile con la bontà e perfezione divina. Infatti esso non è un “essere” (realtà) ma è un “non essere” (privazione o mancanza). Sant’Agostino afferma tre accezioni di male. Il male metafisico, cioè un meno di essere che è dovuto al fatto per cui le creature non possono possedere la stessa perfezione del Creatore. Il male fisico, che sussiste in quanto le creature imperfette hanno un’esistenza corruttibile e finita. Il male morale, che deriva dal fatto che l’anima dell’uomo può fare il bene oppure non farlo poiché è dotata di libertà di scelta.
LIBERTA’ E GRAZIA L’uomo, dotato di libero arbitrio, è responsabile delle proprie scelte e quindi anche dei propri peccati. La Grazia è la condizione indispensabile della libertà dell’uomo, intesa come capacità di perseguire le scelte che ci si è proposti. La salvezza è frutto della Grazia concessa da Dio per Sue imperscrutabili ragioni.
LA CITTA’ DI DIO La filosofia pagana concepiva il tempo e l’universo come ciclici e ripetitivi e non assegnava alla società organizzata un fine extramondano. Il cristianesimo connota il mondo e la storia dell’uomo in funzione dell’aldilà, in particolare del Regno dei Cieli che si rivelerà alla fine dei tempi nel giorno del giudizio universale. La storia è retta dalla Provvidenza che trova in Cristo il suo significato precipuo. Da ciò scaturisce la missione della Chiesa cristiana, individuabile nella Gerusalemme celeste e per questo essa si pone in una posizione di supremazia morale nei confronti di tutti i poteri terreni.
Bibliografia: PERONE-FERRETTI-CIANCIO “STORIA DEL PENSIERO FILOSOFICO”
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