GUGLIELMO DI OCCAM

Per Guglielmo di Occam la gnoseologia si fonda sull’empirismo secondo la conoscenza intuitiva dell’esistenza dell’oggetto sensibile ed intelligibile. Il singolo ente è l’oggetto di conoscenza e la conoscenza intuitiva ha per oggetto solo l’individuale.
IL PROBLEMA DEGLI “UNIVERSALI”
L’universale è una pura funzione logica presente soltanto nel nostro atto intellettuale e discorsivo ed unifica un insieme di oggetti sempre e solo a posteriori dall’analisi empirica, che rivela in vari oggetti l’esistenza di un certo tipo di concordanze e di somiglianze. Per Guglielmo di Occam l’universale è solo un segno atto a significare un insieme di cose singole che presentano dei caratteri comuni ma che non ha realtà o portata ontologica e non corrisponde a un qualche fondamento metafisico. L’autore critica l’affermazione per cui l’universale è presente originariamente come idea o modello di Dio, che su di esso plasma la realtà creaturale. Ciò infatti è un’astrazione confutabile con l’asserzione che Dio, creando liberamente nella Sua assoluta volontà e potenza, non ha alcun bisogno delle forme universali.
Bibliografia: PERONE-FERRETTI-CIANCIO “STORIA DEL PENSIERO FILOSOFICO”
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