IPPIA MINORE / IPPIA MAGGIORE

Il sofista Ippia ha sostenuto la superiorità morale di Achille rispetto ad Odisseo, essendo questi menzognere per astuzia. Socrate gli chiede se i bugiardi sono ignoranti o sapienti. Gli viene risposto che essi sono sapienti e consapevoli di fare il male. Perciò Socrate ne deduce che il bugiardo e  il sincero sono sullo stesso piano, poiché è la stessa persona ad essere sapiente in un campo e a scegliere di volta in volta se dire o meno la verità al riguardo. Socrate infine parla dell’anima e della giustizia, mostrando che l’anima migliore è quella che compie volontariamente azioni malvagie mentre la peggiore è quella che le fa involontariamente. L’anima sapiente sarà giusta, quella ignorante ingiusta.
Il tema del dialogo è la bellezza e Socrate controbatte le affermazioni del sofista Ippia concludendo che la definizione del “bello” non è universale e da tutti facilmente accettabile. Il bello per Socrate è una tendenza interiore soggettiva che può mutare anche nel corso della vita stessa di ogni uomo.
BIBLIOGRAFIA -WIKIPEDIA
PLATONE - DIALOGO1    PLATONE - DIALOGO2