CARMIDE

Socrate chiede a Carmide cosa sia la saggezza. Costui gli risponde che essa è un agire in ogni circostanza in modo pacato. Socrate nega la validità dell’affermazione dell’amico poiché la pacatezza implica la lentezza, la quale non è conveniente in alcune attività umane. Allora Carmide afferma che la saggezza è una sorta di modestia o pudore. Socrate controbatte che non sempre il pudore è bene. Dal momento che la saggezza rende buoni, ed essere buoni è bene, essa non può essere pudore poiché esso non sempre è bene. Carmide afferma che la saggezza consiste nel fare ognuno le proprie cose. Socrate risponde che il produrre può essere disdicevole se non si accompagna al bello. Per Socrate la saggezza è un operare bene o fare le cose buone. Tuttavia ciò comporta che si possa essere saggi senza sapere di esserlo, in particolare senza conoscere se stessi.
BIBLIOGRAFIA -WIKIPEDIA PLATONE - DIALOGO