BACONE

Londra, 22 gennaio 1561 – Londra, 9 aprile 1626
Bacone pone in evidenza il problema del metodo della ricerca scientifica. Il sapere non è conseguenza di mera contemplazione astratta ma è frutto di attiva ricerca induttiva che utilizza la Natura come criterio di riferimento. Bacone scrive il “Novum Organum” (“nuovo metodo”) che si divide in due parti. Nella prima (pars destruens) egli denuncia i pregiudizi (idola) che impediscono all’uomo di osservare la Natura nel corretto modo. Essi sono quattro: 1) idola tribus o pregiudizi comuni a tutti gli uomini che considerano la Natura in base ai loro bisogni dimenticando i limiti delle umane facoltà cognitive; 2)idola specus o pregiudizi che riguardano l’individuo, condizionato dalla sua educazione e dalle sue personali esperienze; 3)idola fori o pregiudizi che nascono dal linguaggio e dalle altre convenzioni sociali. 4) idola theatri o pregiudizi che nascono dalle precedenti dottrine filosofiche, le quali sono come scene di teatro che descrivono mondi del tutto immaginari. La seconda parte del “Novum Organum” (pars construens) enuncia la teoria dell’induzione. Secondo tale teoria, l’osservazione sensibile si deve organizzare in esperimento ordinando i dati delle tre tavole della presenza, dell’assenza e dei gradi o comparazioni. Nella prima si raccolgono tutti i casi del fenomeno; nella seconda i casi affini; nella terza si studia il diminuire e l’accrescersi del fenomeno. Fatte queste osservazioni si formula una ipotesi sulla causa del fenomeno cui fanno seguito ulteriori osservazioni ed esperimenti fino a quando si scopre la forma del fenomeno cioè la sua struttura interna.
Bibliografia: PERONE-FERRETTI-CIANCIO “STORIA DEL PENSIERO FILOSOFICO”
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